Nel caso in cui si voglia cambiare il rivestimento del pavimento dove presente un impianto a secco esiste il rischio di rompere le tubazioni del circuito radiante?
Senza correre il rischio di banalizzare, generalmente il cambio delle piastrelle coincide con una ristrutturazione importante dell’abitazione.
In questo caso si tratta spesso di un’operazione che renderebbe opportuno coinvolgere anche il rifacimento impiantistico per “sopraggiunti limiti di età”, non necessariamente fisici, ma anche solo per il livello di stato dell’arte tecnologico.
Detto questo, è inutile nascondere che il rischio di danneggiare le tubazioni esiste, come in ogni impianto.
Questa considerazione, anche nel rispetto della concezione di una costruzione “a secco” e previa verifica delle performance attese dall’impianto, potrebbe spingere all’adozione di pavimenti completamente a secco, come il parquet flottante, o pavimenti posati in modo desolidarizzato, quali il parquet incollato sul nostro materassino RBM Phonofix.
Nel caso di piastrelle incollate, qualora si dovesse procedere con una sostituzione puntuale delle stesse a causa di una rottura di una o più di queste, operando con cura, è possibile effettuare la sostituzione evitando danni alla tubazione.
Nel malaugurato caso in cui tale eventualità dovesse comunque presentarsi, esistono dei kit di riparazione della tubazione.
Qualora si trattasse di un intervento comunque invasivo come la sostituzione completa della pavimentazione ceramica dovuta a esigenze estetiche, per evitare il rischio di dover sostituire anche la parte impiantistica, la soluzione ideale potrebbe essere di valutare il rivestimento delle piastrelle con una resina.
Grazie al suo spessore irrisorio, la resina potrebbe avere il medesimo risultato, con costi decisamente inferiori.
Hai ancora bisogno di aiuto?
Contattaci