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Inquinatore – pagatore, tutti coinvolti

Inquinatore – pagatore, tutti coinvolti
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Inquinatore – pagatore, tutti coinvolti

Il settore delle costruzioni produce circa 42 milioni di tonnellate all’anno di rifiuti, equivalenti alla quantità totale di rifiuti prodotti in un anno da tutte le famiglie in Francia.

Per ridurre questi rifiuti e i loro impatti ambientali, la legge del 2020 contro lo spreco e a favore dell’economia circolare (“AGEC”) prevede la creazione di una filiera REP.

Cos’è una filiera REP (Responsabilità Estesa del Produttore)?

Si basa sul principio del “chi inquina paga” applicato al settore delle costruzioni: tutti gli attori che immettono sul mercato francese prodotti o materiali per l’edilizia devono finanziare la gestione dei rifiuti derivanti dalla fine del ciclo di vita di questi prodotti. Questo costo viene trasferito a tutti gli acquirenti di questi materiali da costruzione. Tutti coinvolti!

In pratica, RBM France aderisce a un’organizzazione senza scopo di lucro, approvata dalle autorità pubbliche, chiamata VALOBAT, che sviluppa la filiera REP per il settore delle costruzioni. RBM paga un contributo ambientale annuale a VALOBAT, calcolato in base ai volumi e a un sistema di bonus/malus per prodotto. Questo contributo serve a finanziare una gestione ottimale dei futuri rifiuti.

Grazie a tutti gli altri membri del settore edile, la filiera per la riduzione e il riciclo dei rifiuti edili può essere organizzata a livello nazionale, con maggiore efficienza e risorse sufficienti, molto meglio di quanto potrebbe fare ogni produttore individualmente.

L’obiettivo della filiera REP è anche quello di incentivare a monte i produttori a sviluppare l’ecoprogettazione dei prodotti, per ridurre i rifiuti alla fonte (es. scegliere materiali resistenti per allungarne la durata) e favorire il loro riciclo a fine vita (es. evitare di combinare materiali difficili da separare nel processo di riciclo).

Fine vita dei prodotti da costruzione, quali rifiuti?

I rifiuti edili sono composti per:

    •    75% da rifiuti inerti (circa 35 milioni di tonnellate di calcestruzzo, tegole, asfalto, ecc.), che non si decompongono, non bruciano e non reagiscono chimicamente. La maggior parte viene utilizzata come riempimento di cave, mentre il riciclo effettivo rappresenta solo il 30%.

    •    23% da rifiuti non pericolosi e non inerti (circa 10 milioni di tonnellate di legno, plastica, metalli, ecc.), che possono essere riciclati ma vengono riutilizzati solo al 25%.

    •    2% da rifiuti pericolosi (principalmente amianto).

Globalmente, nel settore delle costruzioni, diverse milioni di tonnellate di rifiuti continuano a finire in discarica.

Possiamo fare di meglio, giusto?

Contiamo su VALOBAT e vi terremo aggiornati.