Quali sono i pro e i contro di un sistema radiante a secco rispetto a uno tradizionale?

I punti di forza di un sistema a secco rispetto a quelli tradizionali con massetto sono innumerevoli: dalla rapidità di accensione, importantissima nel caso di un utilizzo saltuario del sistema, fino all’altrettanto rapido spegnimento, fondamentale per evitare picchi indesiderati di riscaldamento all’interno di edifici molto ben isolati, come le abitazioni moderne. Questa rapidità di funzionamento consente di vivere in una condizione di comfort per un tempo decisamente maggiore e al contempo aumenta l’efficienza del sistema, con un risparmio energetico che diversi studi arrivano a quantificare tra il 10% e il 30% rispetto a un impianto tradizionale, a parità di funzionamento. Ci sono poi il peso e lo spessore del sistema, ideali per ridurre l’ingombro e il carico del solaio sia nelle ristrutturazioni sia nelle nuove realizzazioni. I contro sono riassumibili in tre punti: - si deve prestare attenzione alla tipologia di pavimentazione scelta, anche se il ventaglio di soluzioni disponibili resta comunque estremamente ampio e in grado di rispondere a praticamente tutte le esigenze estetiche; - si deve prestare maggiore attenzione alle condizioni di planarità del sottofondo, prima di procedere con l’installazione; - il sistema a pavimento non può essere installato in tutte le tipologie di edificio, a causa dei carichi di legge applicabili a seconda dei casi. Questo sistema è tranquillamente applicabile - previa conformità all’uso della pavimentazione scelta o previa interposizione di uno strato ripartitore di carico “minimo” che ne preservi le caratteristiche di rapidità tipiche - in edifici soggetti a carico uniformemente distribuito in categoria A (residenziale), B1 (uffici non aperti al pubblico), B2 (uffici aperti al pubblico), C1 (Scuole), C2 (luoghi di culto), D1 (negozi) e F (garage), secondo le categorie previste da NTC. Il sistema radiante a secco non è utilizzabile all’interno di edifici appartenenti ad altre categorie (fino alla K), senza l’applicazione di strati di ripartizione dei carichi opportunamente dimensionati, che però porterebbero il sistema a potersi paragonare a un sistema radiante tradizionale.

Hai ancora bisogno di aiuto?

Kontakt