Come funzionano il riscaldamento e il raffrescamento a soffitto?

L’attuale normativa edilizia, con i parametri sempre più stringenti rispetto ai valori di coibentazione dell’involucro sui nuovi edifici e su quelli riqualificati, fa sì che oggi raffrescare un edificio sia un’operazione più “impegnativa”, rispetto a riscaldarlo. Gli impianti radianti a pavimento e a soffitto sono in grado di soddisfare le esigenze energetiche di riscaldamento degli edifici; per quanto riguarda invece il raffrescamento probabilmente è l’impianto a soffitto che permette di coprire un maggior numero di casistiche. Sarà comunque il termotecnico a verificare, caso per caso, quale sia la soluzione più idonea a soddisfare le esigenze dell’abitazione. Un impianto di riscaldamento a soffitto segue il modello di quello a pavimento, funziona sempre mediante pannelli radianti che diffondono in maniera uniforme il calore tramite irraggiamento e solo secondariamente per convezione. Con lo scambio termico per irraggiamento, il calore passa dalle superfici calde a quelle fredde, dal corpo con temperatura maggiore a quello con temperatura minore: questo è il tipo di riscaldamento che imita la natura, perché è lo stesso che opera il sole con la Terra. Il fatto che il calore venga trasmesso parzialmente anche per convezione è il motivo per cui il soffitto radiante è meno performante in riscaldamento e più performante in raffrescamento (l’aria calda va verso l’alto mentre quella fredda va verso il basso), rispetto al medesimo impianto installato a pavimento.

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